martedì 18 marzo 2008

Studio dei Personaggi!


Gli studi del Personaggio della storia di Francesco Della Santa.




Gli studi del Personaggio della storia di Roberta Mogentale.




Gli studi dei Personaggi della storia di Noemi.




Gli studi dei Personaggi della storia di Eva Scognamiglio.

Soggetto 4

Storia: Noemi

Matteo è un bambino di 12 anni che vive con i genitori ed il suo gatto. Matteo sarebbe un ragazzino volenteroso, ordinato, bravo a scuola e altruista, se solo non avesse il vizio di stare tutto il giorno davanti alla TV a guardare i cartoni animati e a giocare all' X-BOX. Subito dopo la scuola, torna a casa, mangia e si lobotomizza fino all'ora di cena. La mamma gli impartisce inutilmente ordini del tipo "Matteo fai i compiti", "riordina la stanza", "ci sono i vestiti da mettere a posto", e lui risponde sempre "Aspetta", "ora vado", "finisco il livello" fino a che non viene l'ora di andare a dormire...
E così tutti i giorni.
Un dì, dopo rimproveri su rimproveri, la mamma finalmente smette di rompere e Matteo può guardarsi in santa pace la puntata dei pockemon... ma dopo un po' il bambino si insospettisce... che fine ha fatto la mamma? Chiamandola si gira e, oltre il divano, non vede più la sala sgombra e pulita di sempre, ma pile di oggetti, panni, fogli e polvere tutti ammucchiati in muri... insomma, un labirinto di cose da fare nel quale Matteo è al centro e da cui non riesce ad uscire, perché le cose da fare sono talmente tante che lui non sa da dove cominciare.

venerdì 14 marzo 2008

Soggetto 3


Storia: Roberta Mogentale

Io sono un Androide... sono stata costruita per dare conforto e annullare la solitudine delle persone. Io sono stata fortunata perché la persona che mi ha tenuto con sé mi ha donato tutto il suo affetto. Per lui ero più che speciale.
Ma ora di lui mi resta solo il ricordo della sua voce che mi raccontava una favola:
"C'era una volta un androide fuori dal comune. Lui era dotato di un prezioso programma che mai nessun altro aveva posseduto. Ma tanto quanto questo fosse un tesoro per lui, tanto più lo isolava da tutti gli altri, poiché i suoi ragionamenti si discostavano talmente dai suoi simili, da renderlo più simile ad un essere umano.
Ma simile non vuol dire che lo avrebbe fatto vivere in armonia con essi. Anzi non lo capivano e si rese conto che non l'avrebbero fatto mai.
Decise così di erigere intorno a sé un labirinto che lo proteggesse dal mondo esterno e lo isolasse."
Anche io sono sola e sto vagando nel su labirinto pieno di intricate vie per raggiungerlo, per conoscerlo, per soddisfare la mia grande curiosità.
Magari sarò in grado di toglierlo dal suo isolamento ed in due costruire una nuova vita.
Ora ho svoltato l'angolo... è il centro... c'è Lui.

Soggetto 2

Storia: Marina Ioppolo

La voce del narratore è la medesima del protagonista di questa storia.
Egli parla della sua famiglia: un padre che lo detesta, e una madre che, come lui, è vittima degli eventi.
Descrive anche il luogo in cui si trova: un luogo buio, da cui non riesce a trovare una via d'uscita. Un enorme castello che è in realtà la sua prigione.
Dalle poche finestre che vi sono ascolta ciò che il mondo dice: sente le voci della gente che pronunciano il suo nome, voci tristi e rabbiose. "Perchè?" Si chiede lui. Non ha fatto nulla di male a quelle persone. Sà che si trova in quel luogo per soddisfare i voleri di suo padre, e quelli di altri.
Racconta inoltre di sua sorella: lui non l'ha mai vista, poichè già dall'infanzia ha solo conosciuto le tetre stanze e gli interminabili corridoi della sua dimora-prigione. Però da ciò che ha potuto udire, ella possiede una bellezza che non ha pari nel regno, per questo la figura come una dea, sognando di poter passeggiare sulla spiaggia con lei, non appena fosse riuscito a trovare l'uscita.
Però i suoi sogni di felicità vengono interrotti dall'incombente dovere che lo aspetta. Infatti è il giorno del sacrificio dovuto al re.
Egli sente l'eco dei passi di una sola persona, ed eccolo ora davanti ai suoi occhi, un giovane con una spada sguainata.
Il suo nome è Teseo, e il protagonista di questa storia è il Minotauro, che si appresta a combattere contro colui che, sappiamo, sarà l'artefice della sua morte.

martedì 11 marzo 2008

Soggetto 1


Storia: Francesco Della Santa

La storia si svolge in una biblioteca oscura e gigantesca, dove pile di libri coprono il pavimento, forse perché troppi per entrare negli scaffali.
In una stanza, su una scrivania, vediamo un leggìo con un libro chiuso; il volume si apre emettendo un bagliore, e da esso fuoriesce il protagonista.
La narrazione avviene per didascalia (rappresenta il pensiero del personaggio), per enfatizzare il senso di solitudine e inquietudine.
Quello era l'ultimo libro della sala e ora il protagonista deve vedere cosa avrà da affrontare. Finito ogni corridoio, da anni, si ritrova infatti davanti a vicoli ciechi, strade già percorse o, peggio (come in questo caso), davanti ad un bivio, con strade a lui nuove.
Il personaggio racconta che non ricorda dove, quando e come sia entrato qui... solo il perché: il desiderio di possedere la conoscenza assoluta.
Attraverso dei Flash-Back ci racconta di come in questa biblioteca egli abbia provato ogni possibile esperienza ("entrando" nei libri) e studiato ogni possibile materia; eppure l'ignoranza permane in lui, se non si alimenta con nuove domande, nate da nuove conoscenze.
Finisce con il protagonista che, preso un libro dal corridoio successivo scelto, ci "entra".
Il libro si chiude.

venerdì 7 marzo 2008

Entrata

Tutto ha inizio come progetto scolastico... Creare una Fanzine.

Così viene denominata una rivista realizzata a basso costo, con un preciso tema in ogni suo numero, che coinvolge la creatività di più autori, disposti a proporre delle loro opere, con l'intento di iniziare ad affrontare il mondo del professionismo e, quindi, riuscire a farsi conoscere dal pubblico.

Ed eccoci qui anche noi, allievi del corso di fumetto della Scuola Internazionale di Comics di Firenze, a cimentarci in questa sfida e proporre le nostre storie, ovviamente a fumetti, sperando che riescano a coinvolgervi, magari facendovi trovare una via d'uscita dal caos moderno, e dalle intricate trame dei percorsi interiori che costellano la nostra vita e possiamo paragonare al tema da noi proposto: il Labirinto.

L'uomo moderno ormai si è rinchiuso nel proprio mondo interiore, di cui spesso neanche lui ne conosce il percorso. Intimorito dall'universo che lo circonda si è barricato in se stesso senza una via d'uscita. Ma c'è una speranza, una luce dietro l'angolo da superare, solo chi conosce pienamente se stesso e le proprie possibilità può trovare il centro, e il proprio posto nel mondo, fino a raggiungere l'uscita del labirinto che ci circonda.

Ma, anche se il labirinto è un dedalo infinito di tematiche e punti di vista che si snodano a volte incomprensibili e sconosciuti, la nostra memoria ci rimanda immediatamente al mito greco del Minotauro: il mostro con il corpo di uomo e testa di toro, accompagnato dalla figura di Arianna che, con il suo filo, dà la certezza di una via d'uscita all'eroe Teseo.

Insomma sta ad ognuno di noi dare un'interpretazione al labirinto, basta solo ricordarsi che, una volta entrati, lo scopo primo è non perdersi, perché può trasformarsi in una trappola oscura che non si sa quanto può costare.