venerdì 14 marzo 2008

Soggetto 2

Storia: Marina Ioppolo

La voce del narratore è la medesima del protagonista di questa storia.
Egli parla della sua famiglia: un padre che lo detesta, e una madre che, come lui, è vittima degli eventi.
Descrive anche il luogo in cui si trova: un luogo buio, da cui non riesce a trovare una via d'uscita. Un enorme castello che è in realtà la sua prigione.
Dalle poche finestre che vi sono ascolta ciò che il mondo dice: sente le voci della gente che pronunciano il suo nome, voci tristi e rabbiose. "Perchè?" Si chiede lui. Non ha fatto nulla di male a quelle persone. Sà che si trova in quel luogo per soddisfare i voleri di suo padre, e quelli di altri.
Racconta inoltre di sua sorella: lui non l'ha mai vista, poichè già dall'infanzia ha solo conosciuto le tetre stanze e gli interminabili corridoi della sua dimora-prigione. Però da ciò che ha potuto udire, ella possiede una bellezza che non ha pari nel regno, per questo la figura come una dea, sognando di poter passeggiare sulla spiaggia con lei, non appena fosse riuscito a trovare l'uscita.
Però i suoi sogni di felicità vengono interrotti dall'incombente dovere che lo aspetta. Infatti è il giorno del sacrificio dovuto al re.
Egli sente l'eco dei passi di una sola persona, ed eccolo ora davanti ai suoi occhi, un giovane con una spada sguainata.
Il suo nome è Teseo, e il protagonista di questa storia è il Minotauro, che si appresta a combattere contro colui che, sappiamo, sarà l'artefice della sua morte.

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