Matteo è un bambino di 12 anni che vive con i genitori ed il suo gatto. Matteo sarebbe un ragazzino volenteroso, ordinato, bravo a scuola e altruista, se solo non avesse il vizio di stare tutto il giorno davanti alla TV a guardare i cartoni animati e a giocare all' X-BOX. Subito dopo la scuola, torna a casa, mangia e si lobotomizza fino all'ora di cena. La mamma gli impartisce inutilmente ordini del tipo "Matteo fai i compiti", "riordina la stanza", "ci sono i vestiti da mettere a posto", e lui risponde sempre "Aspetta", "ora vado", "finisco il livello" fino a che non viene l'ora di andare a dormire...
E così tutti i giorni.
Un dì, dopo rimproveri su rimproveri, la mamma finalmente smette di rompere e Matteo può guardarsi in santa pace la puntata dei pockemon... ma dopo un po' il bambino si insospettisce... che fine ha fatto la mamma? Chiamandola si gira e, oltre il divano, non vede più la sala sgombra e pulita di sempre, ma pile di oggetti, panni, fogli e polvere tutti ammucchiati in muri... insomma, un labirinto di cose da fare nel quale Matteo è al centro e da cui non riesce ad uscire, perché le cose da fare sono talmente tante che lui non sa da dove cominciare.
E così tutti i giorni.
Un dì, dopo rimproveri su rimproveri, la mamma finalmente smette di rompere e Matteo può guardarsi in santa pace la puntata dei pockemon... ma dopo un po' il bambino si insospettisce... che fine ha fatto la mamma? Chiamandola si gira e, oltre il divano, non vede più la sala sgombra e pulita di sempre, ma pile di oggetti, panni, fogli e polvere tutti ammucchiati in muri... insomma, un labirinto di cose da fare nel quale Matteo è al centro e da cui non riesce ad uscire, perché le cose da fare sono talmente tante che lui non sa da dove cominciare.
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